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Villa Scalera “ La Storia”

Oggi camminando per Bacoli mi sono imbattuto in un gruppetto di persone di una certa età, le quali mi hanno cominciato a raccontare la storia di Villa Scalera. La conversazione è iniziata con “C’era una volta” come l’inizio di una fiaba, un dolce racconto, gli occhi di queste persone brillavano, le mani si animavano e ognuno aggiungeva un dettaglio o un’aggettivo.

Villa Scalera la dimora dell’ omonimo comandate, uomo di cuore, sposato con una donna dall’ animo gentile. Ne hanno fatto di bene da queste parti “diceva un signore dai capelli bianchi. Hanno animato i week-end Bacolesi , che tutti aspettavano per scoprire quali sarebbero stati i personaggi famosi che si sarebbero recati a casa del comandante. Per una pranzo o una cena tra amici: Ministri, politici, presidenti, attori, attrici, imprenditori e molto di più. A volte più di cento. Tutti venuti per assaporare la cucina del comandate, ovviamente a base di pesce. Nel giardino accanto alla villa una distesa di alberi di agrumi, soprattutto limoni, per profumare e condire il pesce. Il pesce pescato nelle acque della costa Flegrea dal comandante con la sua barca (40mt), che assomigliava ad una nave da guerra, che non seminava terrore ma solo una grande passione, quella del comandante per il mare.
L’albero di fichi che la salsedine e i raggi del sole rendevano dolci e saporiti. Un sapore che non si può dimenticare. E poi le uve del vitigno, dai grappoli scuri , forse non belli a vedersi, ma buoni . Villa Scalera ritorna agli antichi splendori portando con se queste storie custodite tra le mura di questa dimora che guarda al futuro senza dimenticare la sua romantica storia. Alla fine del racconto un signore non troppo loquace ha concluso dicendo “e niscun si po’ scurdà” (e nessuno può dimenticare) e noi non dimenticheremo …