14 Mar Matrimonio civile ma solo in riva al mare
Il matrimonio civile fu introdotto per la prima volta in Europa con la Costituzione francese del 14 settembre 1791 ed organicamente poi disciplinato nel Codice Napoleonico del 1804.
Sotto il suo influsso, esso si affermò successivamente nelle legislazioni di molti altri Stati europei e americani, suscitando però forti reazioni da parte della Chiesa cattolica, la quale, già esercitando piena potestà legislativa e di giurisdizione sul matrimonio, si riteneva ingiustamente defraudata di un potere detenuto sin dalle proprie origini in modo pressoché esclusivo e, comunque, sempre predominante nei confronti di quello politico già dai tempi dell’Impero Romano d’Occidente e progressivamente rafforzatosi nel corso dei secoli successivi, fino a rinvenire il momento di sua maggior forza espansiva con il Concilio di Trento (1545-63), che definì – tra l’altro – le necessarie forme legali al fine di una celebrazione di un valido matrimonio canonico.
Il processo della cosiddetta «laicizzazione» del matrimonio, fondamentalmente informato ad un principio di separazione tra sfera civile e sfera religiosa che andava ormai da tempo progressivamente maturando, si affermò infine anche in Italia con la promulgazione del Codice civile del 1865, entrato in vigore il 1° gennaio 1866, con il quale fu introdotta la celebrazione del matrimonio civile quale unica forma di matrimonio valido per tutti i cittadini.
Oggi giorno per celebrare un matrimonio civile si scelgono scorci e location particolari.
Angoli di spiaggia , prati in fiore , terrazze con vista mozzafiato , ma soprattutto abbracciati dal dolce profumo di mare..
Insomma dimmi di SI ma solo in riva al mare.. A VILLA SCALERA